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Lo sport come valore di vita

Lo sport come valore di vita 31 Marzo 2014
Bambini-calcio

Bambini-calcioSiamo abituati a vedere episodi poco sportivi o scorretti nel mondo del calcio e dello sport in generale, ma le semplici e toccanti parole di Andrea Checcarelli, allenatore di una squadra giovanile, ci ricordano la vera essenza dello sport.

La notizia da cui prende spunto questo post è un po’ datata e riguarda la cronaca sportiva locale di un piccolo paesino in provincia di Perugia: Bettona. In questo piccolo centro opera la società sportiva Real Virtus, una squadra di calcio quasi sconosciuta, almeno fino alla fine di gennaio, quando l'allenatore della squadra del settore giovanile decide di scrivere  una lettera aperta ad una mamma, che aveva deciso di ritirare il figlio in quanto “scarso” e poco portato per il calcio. Chi fequenta un po’ le società sportive locali sa perfettamente le difficoltà che ci sono nel mettere insieme una squadra e che ci sono ragazzini che abbandonano l’attività in pieno campionato, ma questa volta l’allenatore Andrea Checcarelli non ci sta e scrive una lettera aperta alla madre del bambino, chiedendogli di ripensarci.

L’allenatore esce dalla panchina e diventa un maestro di vita, spiegando alla signora e all’Italia intera, che nel campo non esistono e non sono solo importanti le caratteristiche fisiche, tecniche e tattiche, che lo sport non può ridursi alla sola competizione e  soprattutto che quel che conta non è prevalicare l'avversario a tutti costi. Nello sport, tanto quanto nella vita ci sono delle qualità umane quali la costanza nel lavoro, il sudore, l'impegno, il rispetto delle regole, dei compagni e dell'avversario, l'educazione e l'attenzione che sono tutt'altro che secondarie e sottovalutabili. Queste parole portanno sembrare banali e scontante, ma non lo sono affatto. In un mondo dove la competività e il risultato sembrano essere l'unico obiettivo da raggiungere è bello sapere che c'è chi non ha ancora dimenticato l'educazione e la vera essenza dello sport.

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Andrea Checcarelli scrivendo con il cuore questa toccante lettera ci ricorda, infatti, una frase passata alla storia:

«L’importante non è vincere, ma partecipare. La cosa essenziale non è la vittoria, ma la certezza di essersi battuti bene.»

Di questa citazione di Ethelbert Talbot, che spesso è erroneamente attribuita a Pierre De Coubertin, spesso e volentieri si ricorda solo la prima parte, sebbene la seconda sia più significativa ed esplichi meglio lo spirito e l’essenza di questo motto. Questa frase non vuole essere, infatti, una consolazione per chi non ce l’ha fatta, ma piuttosto una spinta a dare sempre di più, a dare il meglio di quel che si possa fare, sempre, indipendentemente dal risultato che si ottiene. Solo dando il meglio di se, applicandoci senza riserve si può migliorare tanto nello sport quanto nella vita di tutti i giorni, perché alla fine quel che conta è la sfida con noi stessi e i nostri limiti e non con l’avversario di turno. È proprio in questa continua ricerca e tentativo di migliorare noi stessi, seguendo e rispettando le regole, che lo sport deve essere un valore di vita.

 

Qui potrete leggere l'intero testo della lettera del mister Andrea Checcarelli pubblicata sul sito della squadra Real Virtus.