Cicciobello, 50 anni e non sentirli.
Il 2012 è l'anno del cinquantesimo anniversario di Cicciobello.
Dal 1962, anno della sua nascita da un'idea di Gervasio Chiari, il bambolotto più amato dalle bambine ha fatto molta strada, fino a diventare uno dei fiori all'occhiello dell'industria del giocattolo italiano, commercializzato da Giochi Preziosi.
Biondo, occhi azzurri, viso delicato e paffuto e vestito di un abitino celeste, Cicciobello riproduce un neonato di pochi mesi a grandezza naturale per consentire alle bambine di giocare a fare le mamme. Ma la novità principale che Cicciobello apporta è che, senza il ciuccio, piange e questa carattestica gli dà un aspetto ancora più realistico, diventando così il giocattolo più ambito dalle bambine.
Cicciobello, fiore all'occhiello dell'industria del giocattolo italiano.
Ben presto, Cicciobello si afferma come fenomeno di mercato (grazie anche alla diffusione nel resto del mondo) e simbolo di intere generazioni di femminucce e, nel corso degli anni, si arricchisce di un guardaroba alla moda con un abito per ogni occasione e situazione e di tutti gli accessori.
Le varianti di Cicciobello
Le sue varianti sono tantissime: Cicciobello africano e Cicciobello asiatico (primo esempio di globalizzazione nel mondo dei giocattoli), Cicciobello Rock, Cicciobello sciatore, Cicciobello indiano (vestito come gli Apache), Cicciobello con orsetto, Cicciobello bebè vero, Cicciobello primi passi, Cicciobello pipì, Cicciogò, Ciccionanna, Cicciopappa, Cicciobello lacrime vere, Cicciobello bua, fino al recente Cicciobello My Phone, al passo con la tecnologia.
Tanti auguri Cicciobello!
