Quello del genitore (papà e mamma) è di certo il mestiere più difficile, non sappiamo mai se i comportamenti che abbiamo sono giusti e se davvero aiutano i nostri bambini; un po' siamo ispirati dall'educazione che abbiamo ricevuto, un p0' dalle nostre esperienze di vita, ma troppo spesso commettiamo errori che potremmo evitare.
Quante volte abbiamo detto "Io da grande non sarò così duro con i miei bambini!", ma adesso? Nessuno di noi è perfetto e non dobbiamo pretendere di esserlo, dovremmo però ricordare che a volte impariamo molto di più facendoci guidare dai nostri figli, è con loro che dobbiamo crescere (leggi la figura maschile educante: crescere padre). Spesso ciò che manca all'interno di una famiglia semplicemente è la comunicazione.
Ci sono però dei comportamenti che capita di tenere, che di certo non fanno di noi dei genitori esemplari, prendiamo spunto da questo elenco per un piccolo esame di coscienza, sicuro ci ritroveremo almeno in uno di questi "peccati"! 😉
I peccati del cattivo genitore:
- Il genitore sottomesso: assecondare i propri figli in tutto è uno degli errori più comuni commessi dai genitori, questo rischia non solo di viziarli, ma anche di renderli dipendenti per qualsiasi cosa e insensibili ai bisogni degli altri. Inoltre questo comportamento spesso comporta che i figli in questione si sentano autorizzati a rispondere male ai propri genitori e addirittura a volte a comportarsi come se fossere solo a decidere qualsiasi cosa.
- Il genitore pigro: quello che non ha mai voglia di far nulla in compagnia dei propri figli. Qui rischiamo di entrare in un circolo vizioso dal quale è difficile uscirne, si sa che la pigrizia aumenta sempre più man mano che rinunciamo a svolgere delle attività.
- Il genitore che fa la "vittima": quando non fa altro che lamentarsi dei problemi della vita, o di avvenimenti del passato dai quali non riesce ancora a distaccarsi. Questo per far si che i figli abbiano compassione di lui e lo accudiscano anche a costo di trascurare il proprio benessere.
- Il genitore diffidente: colui che non incoraggia mai i propri figli ma anzi li scoraggia continuamente instaurando dubbi e timori spesso infondati, finendo per spegnerne l'entusiasmo alimentando la paura di eventuali risultati negativi.
- Il genitore statico: restio ad ogni sorta di cambiamento, deride la curiosità e la voglia di sperimentare dei figli. Travolto dalla routine giornaliera il genitore statico non è aperto a visitare posti nuovi, a spingere i figli a seguire i propri sogni, ma al contrario lo induce a scegliere sempre la strada più facile.
- Il genitore perbenista: crede di possedere le risposte giuste per tutte le situazioni. Questo genitore non ammette i propri errori e non ammette che i propri figli possano seguire delle filosofie di vita o dei credo diversi dal proprio.
- Il genitore maligno: i figli sono bersagli per scaricare tensione e stress. Spesso impedisce ai propri figli di conseguire dei risultati positivi o quando li consegue li sminuisce per invidia delle sue capacità o della sua giovinezza.
- Il genitore egocentrico: non pensa a quello che realmente vogliono i figli, ma vuole che essi realizzino i suoi bisogni e non è mai disposto a compiere sacrifici per loro.
- Il genitore distratto: colui che non presta minimamente attenzione alla vita dei propri figli, non si interessa delle attività che svolgono e non conosce nulla della loro vita, dei loro pensieri e idee.
Facendoci un piccolo esame di coscienza possiamo individuare sicuramente dei piccoli errori come questi nel nostro modo di essere genitori. Sarebbe meglio ridurli il più possibile, non credete?